In un momento storico così delicato e difficile, come quello che stiamo vivendo, in cui tutto il mondo è “coinvolto e sconvolto” da un’emergenza sanitaria pandemica, la percezione comune è che il rischio di impresa sia un’avventura.

Tuttavia, negli ultimi anni, per favorire lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e per sostenere gli investimenti aziendali in determinati comparti economici, si è assistito alla proliferazione di vari strumenti e progetti di Finanza agevolata. 

In buona sostanza, la finanza agevolata ha l’obiettivo di affiancare l’impresa durante tutte le fasi necessarie per ottenere e beneficiare delle agevolazioni, siano esse comunitarie, nazionali o regionali.

Può essere definita, quindi, come l’insieme di interventi che hanno come obiettivo quello di mettere a disposizione delle imprese strumenti finanziari a condizioni più vantaggiose di quelle di mercato

Per perseguire questo ambizioso obiettivo, la finanza agevolata si avvale di strumenti di varia natura: dai finanziamenti agevolati agli sgravi fiscali, dai contributi a fondo perduto alla garanzia del credito.

In realtà la finanza agevolata mette a disposizione delle imprese strumenti molto diversi, adatti a bisogni differenti.

Le imprese operanti sul territorio comunitario, quindi, possono beneficiare e approfittare dei diversi Bandi di finanziamento che vengono aperti periodicamente a livello nazionale, regionale e/o locale.

In ogni Bando di finanziamento vengono definiti:

  1. I Destinatari: Dimensione aziendale (piccola, media, grande, artigiana, cooperativa ecc.), settore di appartenenza (turismo, commercio, industria, costruzioni ecc.). La maggior parte dei contributi pubblici comunitari, regionali e nazionali, è destinata alle Micro, Piccole e Medie imprese, ma esistono numerose agevolazioni per startup innovative, aspiranti imprenditori, imprenditoria femminile e giovanile, che spesso beneficiano di fondi specifici. La quasi totalità dei contributi pubblici prevede, quale requisito di accesso, quello di avere un codice Ateco ben specifico.
  2. Spese Ammissibili: Si fa riferimento alle spese (ovvero ai costi ed agli investimenti) che possono essere agevolate da un bando o da un contributo pubblico. Non tutte le spese possono, infatti, essere oggetto di agevolazione: alcuni bandi finanziano l’acquisto di macchinari, altri le spese di consulenze, alcuni (pochi) le spese di marketing, ed altri ancora le ristrutturazioni edilizie. Le spese ammissibili sono sempre considerate al netto dell’IVA, ed in ciascun Avviso pubblico sono indicate le percentuali di copertura delle spese che, non sempre, sono pari al 100%.
  3. Ubicazione geografica: Si fa riferimento alla sede legale ed operativa dell’azienda o, in determinati bandi, alla residenza dei richiedenti.

Questi sono i principali parametri che devono essere tenuti in considerazione maggiormente dalle imprese che debbano reperire il migliore Progetto di Finanza agevolata.

Sulla base della valutazione del progetto aziendale, si individua il bando o la proposta di finanziamento più appropriata a sostenere il fabbisogno finanziario e si procede nella maggior parte dei casi alla redazione del Business plan, il quale è corredato da una parte prettamente descrittiva del progetto e da una parte economico/finanziaria e relativa agli investimenti da sostenere.

Tipologie di agevolazioni

Un problema principale che accomuna le varie imprese italiane è quello di essere in grado di sapersi orientare tra le numerose proposte, leggi e opportunità che la normativa e l’iniziativa privata approntano sul mercato.

Accedere ai finanziamenti agevolati è un passo rilevante per lo sviluppo dell’impresa e permette al soggetto economico di acquisire risorse economiche-finanziarie per affrontare problemi che inibiscono o ostacolano l’impresa nel suo naturale iter di sviluppo.

Occorre fare chiarezza sui diversi tipi di agevolazione che l’imprenditore deve essere in grado di valutare.
Una prima distinzione da fare è quella tra strumenti di agevolazione:

  • diretti: l’impresa riceve contributi sotto forma di denaro;
  • indiretti: l’impresa usufruisce di “risparmi” e benefici fiscali a fronte di un determinato investimento.

Oltre a questa prima distinzione, occorre completare la disamina con la seguente ulteriore classificazione di strumenti di agevolazione:

  • Contributo a tasso agevolato: l’agevolazione consiste in un finanziamento a medio/lungo termine con condizioni migliori rispetto a quelle di mercato, come ad esempio un tasso d’interesse inferiore a quelli vigenti, scadenze più lunghe, oppure un finanziamento in cui la garanzia non è richiesta o è fornita da un ente pubblico.
  • Contributo a fondo perduto: consiste sostanzialmente in un trasferimento economico a beneficio dell’azienda per il quale non è prevista alcuna restituzione.  Questo può essere di natura puramente monetaria, come un bonifico all’azienda, oppure di natura fisica, come l’acquisto di un bene per l’azienda. Il contributo viene erogato solo a fronte della presentazione di documentazione di spese (fatture dei fornitori effettivamente saldate).
  • Credito d’imposta: è una detrazione fiscale e viene indicato e monetizzato in sede di dichiarazione dei redditi. Solitamente viene concesso per investimenti, nuove assunzioni, dividendi. Questa agevolazione non è considerata un ricavo.

Spesso le agevolazioni non si focalizzano su un solo tipo d’incentivo, ma si articolano in una miscela di questi strumenti.

I principali strumenti di finanza agevolata

Resto al Sud

Resto al Sud è un bando rivolto a giovani imprenditori del sud Italia con l’obiettivo di dare una spinta alla crescita economica del meridione.

Le richieste di agevolazioni possono essere presentate dai soggetti di età compresa tra i 18 e i 45 anni, che siano in possesso, al momento della presentazione della domanda, dei seguenti requisiti:

  1. Residenti nelle regioni del mezzogiorno;
  2. Non risultino già titolari di attività di impresa alla data del 21/06/17;
  3. non abbiano un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento;
  4. (per i liberi professionisti): non risultino titolari di partita IVA , nei dodici mesi antecedenti alla presentazione della domanda, per lo svolgimento di un’attività analoga a quella per cui chiedono le agevolazioni.

Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con provvedimento a sportello, del progetto imprenditoriale, contenente:

  • Dati e profilo del soggetto richiedente;
  • Descrizione dell’attività proposta;
  • Analisi del mercato e relative strategie;
  • Aspetti tecnico-produttivi ed organizzativi;
  • Aspetti economico-finanziari

Ciascun richiedente può ricevere fino a un massimo di 50.000 euro.
Se il progetto imprenditoriale è proposto da più soggetti, sarà possibile richiedere 50.000 euro per ogni soggetto
fino a un massimo di 200.000 euro.

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese relative a:

  1. Opere edili nella misura del 30%;
  2. Spese relative al capitale circolante nella misura del 20%;
  3. Macchinari, impianti, attrezzature nuovi di fabbrica, programmi informatici.

Le spese sono ammesse al netto dell’Iva.

Il finanziamento, a copertura del 100% delle spese ammissibili è così articolato:

  • 35% a fondo perduto;
  • 65% da restituire in 8 anni a tasso 0 (di cui i primi due anni di pre-ammortamento)

Le iniziative imprenditoriali finanziabili sono quelle della produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura, fornitura di servizi alle imprese e alle persone, turismo.

Sono escluse dal finanziamento le attività agricole e il commercio.

Nuove Imprese Tasso zero

È un bando rivolto ai giovani fino a 35 anni, ed alle donne indipendentemente dall’età, residenti in tutto il territorio nazionale, in procinto di costituire una società o che lo abbiano già fatto al massimo da 12 mesi.

L’agevolazione è concessa nella forma di finanziamento agevolato a tasso 0 della durata massima di dieci anni e di importo non superiore al 75% della spesa ammissibile, nel limite di 1 milione e 500 mila€. L’impresa deve garantire la copertura del restante 25% attraverso risorse proprie e/o attraverso un finanziamento esterno.

Sono agevolabili le iniziative relative a:

  • Produzione di beni e servizi;
  • Fornitura di servizi in qualsiasi settore;
  • Commercio e turismo.

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese relative a:

  • Impianti, macchinari e attrezzature;
  • Opere murarie;
  • Brevetti, licenze e marchi;
  • Servizi ICT;
  • Formazione;
  • Consulenze;
  • Programmi informatici;
  • Terreni.

La procedura valutativa sarà con procedimento a sportello

Credito d’imposta “Formazione 4.0”

Il beneficio in esame consiste in un credito di imposta, utilizzabile in compensazione, a favore delle imprese che effettuino, investimenti per la formazione del personale nelle materie aventi ad oggetto le cc.dd. tecnologie abilitanti, vale a dire le tecnologie che, grazie all’interconnessione tra settori, possono essere applicate alle imprese contribuendo alla quarta rivoluzione industriale (nota come Industria 4.0) .

Sono ammissibili le attività di formazione concernenti le seguenti tecnologie:

  1. big data e data analytics;
  2. cloud e cloud computing;
  3. cybersecurity;
  4. simulazione e sistemi cyber-fisici;
  5. prototipazione rapida;
  6. sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e realtà aumentata;
  7. robotica avanzata e collaborativa;
  8. interfaccia uomo-macchina;
  9. manifattura additiva (o stampa tridimensionale;
  10. internet delle cose e delle macchine; 
  11. integrazione digitale dei processi aziendali.

Il credito di imposta è riconosciuto:

  • Per le piccole imprese del 50% delle spese ammissibili, con un limite massimo annuale di beneficio pari ad 300.000 €;
  • Per le medie imprese nella misura del 40% delle spese ammissibili, con un limite massimo annuale di 250.000 €
  • Per le grandi imprese nella misura del 30% delle spese ammissibili, con un limite massimo annuale di 250.000 €

Con quest’articolo non si ha la pretesa di aver fornito una guida esaustiva su tutto ciò che c’è da sapere sulla finanza agevolata, ma si è cercato di fornire la basi di partenza.

….non resta che trovare l’agevolazione giusta per la propria attività.

a cura di
Sorrentino Armanda
Sales Account